Segnatevi questo nome: Maurice Choppin

Segnatevi questo nome: Maurice Choppin

 

Figlio della vigna, cresciuto al ritmo della vendemmia e della natura, Benjamin Choppin ha sempre saputo che sarebbe diventato un viticoltore.

 

A 23 anni, terminati gli studi, torna naturalmente nell'azienda di famiglia per affiancare il padre Maurice.

 

Damery è a pochi chilometri da Epernay, nella Vallée de la Marne, ed è qui che si trova il domaine Maurice Choppin, il più recente ingresso champenoise nel catalogo Les Caves.

 

Ultimo di 7 generazioni, dal 2012 è il giovane Benjamin Choppin (insieme alla moglie Marine*) a condurre l’azienda con una rigorosità illuminante e che abbiamo trovato perfettamente coerente con i suoi vini.

 

L'azienda consta di 6,5 ha che diventeranno 10,5 con le vigne di Marine. La certificazione di Haute Valeur Environnementale (HVE 3) testimonia il desiderio di preservare un terroir spesso bistrattato come quello della Champagne**, poi ci sono la conduzione biologica dei vigneti e una forte presenza di alberi, prati e fiori selvatici attorno ad essi.

 

Se da una parte, quindi, si promuove la biodiversità e le istanze ecologiche sono una priorità assoluta, dall’altra in cantina la cifra distintiva è un limitato interventismo per preservare purezza e identità dei vini

 

 

Chiaramente nessun suggerimento esterno può sostituire l'assaggio della gamma aziendale per farsi un'idea e scegliere i vini preferiti ma segnatevi intanto queste due etichette. Entrambe hanno qualcosa di molto interessante da raccontare

 

 

1) Champagne Les Arpents
Da lavoro, under 30 (euro, a listino), bello cremoso, pasta di mandorle e dosaggio minimo. Calice di benvenuto perfetto!

 

 

In retroetichetta c'è la carta d'identità che non lesina dettagli. Un filo conduttore, tre annate e tre uve. Blend di vini di riserva maturati in botti di rovere. Fermentazioni alcolica e malolattica spontanee, 27 mesi sui lieviti e sboccatura 6 mesi prima della commercializzazione. Liqueur d'expedition con vini da botte e zucchero di canna. Dosaggio leggero.

 

 

E poi...


2) Champagne L'Age & La Raison
Questa è proprio una bella chicca! Millesimato 2017, tanta roba questo vino. Profilo sottilmente ossidativo che strizza l'occhio a un agrume candito che torna anche al sorso, con una tensione che innerva la materia in maniera goduriosissima. Accidenti quanto ci è piaciuto! Uno Champagne molto serio.

 

 

80% Chardonnay e 20% Meunier da vecchie vigne, ben 51 mesi sui lieviti per la rifermentazione e altri 12 dopo la sboccatura prima della commercializzazione. Crosta di pane e fiori arricchiscono il naso e una delicatissima quota esotica in bocca allunga la beva.

 

Occhio perché qui c'è un discreto rischio sussulti!

 

 

 

 

Bravo Benjamin Choppin,
bello iniziare questa avventura insieme.

  

   

 

 

 

* Qual è il tuo più grande orgoglio?
"È tutto ciò che sono riuscito a realizzare nella tenuta. L'equilibrio che sono riuscito a trovare tra la mia vita personale e il mio lavoro di viticoltore. L'arrivo di Marine, mia moglie, al mio fianco per assistermi è stata una grande gioia".
 

** Come sogni la Champagne tra 10 anni?
“Incentrata su ecologia e vini artigianali. Per me, che sono impegnato in una forte visione ambientale e a cui piacciono i vini di pregevole fattura, è difficile affrontare la standardizzazione ambientale. Aspiro ad una Champagne recuperata da donne e uomini orgogliosi delle proprie radici, sensibili agli esseri viventi portati dall'amore per il mestiere, al servizio delle loro terre”.

 

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