Minchia il Don Pasquale 2016 di Marabino

Minchia il Don Pasquale 2016 di Marabino

Aggiornamento dal fronte. Qui alla nuova Casa Caves (sapete che ci siamo spostati poco fuori dal centro di Alba, a Rodello, vero?) stiamo ancora ultimando i lavori ma sono ripartite le degustazioni con agenti e clienti e c'è di che sbizzarrirsi. La cornice non basta ma aiuta, e di brutto. Lo scorcio rende abbastanza l'idea?

Nell'ultima tornata di ieri con amici del Canavese (regione tra Torino e la Valle d'Aosta, zona Ivrea) la batteria era centrata sui vini italiani, con buona rappresentanza di piemontesi, e tra i tanti è partita una ola da stadio alla penultima batteria quando è arrivato nel bicchiere il Rosso di Contrada Don Pasquale 2016 di Pierpaolo Messina cioè Marabino.

Nero d'Avola in purezza, Don Pasquale è una selezione in 1.500 bottiglie del Rosso di Contrada caratterizzata da un terreno di solo mezzo ettaro bianco calcareo esposto a nord (mentre Don Paolo nasce da argille con esposizione a est) che nel bicchiere arriva come una scarica elettrica di frutta: un prugnone maturo ed elettrizzante misto a profumi di tè verde e cardamomo. Qualcuno ha sentito pesca rossa, qualcun altro fieno e la bellezza è un naso sfaccettato ed esplosivo. L'ingresso in bocca è pieno e nonostante il tenore alcolico, la frutta completa un sorso molto profondo in cui l'acidità ravviva il succo prolungando la persistenza oltre ogni aspettativa. Riassaggiato dopo Amarone e Barolo, Don Pasquale rimane fiero e stentoreo, golosissimo. Successo assicurato, a questo prezzo poi è naturale maturare una sana dipendenza. Grandissimo Pierpaolo.

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