Cla-mo-ro-so

Cla-mo-ro-so

 

Quel vino che potrebbe stare ovunque e farebbe un figurone su qualsiasi tavola.

Al calice in una bella osteria, in un bicchiere ampio in un grande ristorante, come regalo a una persona cui vuoi bene e - last but not least - servito a bottiglia coperta in una tavola di appassionati per sentire cosa esce fuori. Prevedibilmente, una valanga di ipotesi che ballano tra Langhe e Borgogna per poi andare a frantumarsi sugli scogli di Messina, in Sicilia.

 

Non tutti sanno che il Faro di Bonavita ha già fatto questo scherzetto alcuni anni fa. In una lunga tavolata borgognona, piena di etichette super, prese la scena lasciando produttori blasonati e bevitori smaliziati con un palmo di naso. Fu una serata epica e peccato che Giovanni Scarfone, il produttore, non fosse presente.

 

Il "miracolo" si ripete con l'annata in corso.

 

 

Faro 2020, Bonavita

 

 

Ma quindi il vino come è?

Rubino quasi granato molto trasparente.
Naso boschivo, funghi misti a cioccolato fondente misto a resina di pino, sandalo, crema di castagne e gelatina di ribes. Profumo cangiante, incolla al bicchiere, sprigiona tante cose diverse, non urla ma sussurra con una classe rara

 

Il sorso è bello, fresco, dinamico, non magro e sicuramente non sovrappeso. Destinato a piacere agli amanti di Nebbiolo e Pinot Nero: ai primi per colore e controllo della scodata tannica finale, ai secondi per un mix di speziatura e leggiadria.

 

Insomma, il Faro di Bonavita si conferma ancora una volta per quello che è sempre stato nelle sue versioni migliori: un vino di bellezza e grazia rare, ingiustamente sottovalutato, dal timbro magico che non siamo troppo abituati a riconoscere ma, in fondo, chissenefrega. A volte basterebbe anzitutto conoscere.


Da una vigna ad alberello con viti che arrivano agli 80 anni, piantata su suoli ricchi di argilla e tufi calcarei: 60% Nerello Mascalese, 30% Nerello Cappuccio, 10% Nocera. Macerazione sulle bucce da 20 a 40 giorni a seconda dell’annata, maturazione di circa 24 mesi per metà in tini tronco conici di rovere da 30 hl e per metà in cemento, con almeno sei mesi in bottiglia prima della commercializzazione.  

 

 

 

Ve lo diciamo senza eccedere in trionfalismi:
il
Faro 2020 di Bonavita è CLA-MO-RO-SO.

 

 

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