All-in: Barbaresco Riserva Rose delle Casasse 2015, Cascina Baricchi (96/100 Vinous)

All-in: Barbaresco Riserva Rose delle Casasse 2015, Cascina Baricchi (96/100 Vinous)

Un occhio alla stampa di settore è sempre utile per respirare l'aria dei tempi e capire come si orienta la critica internazionale. Sui vini del mondo, certo, ma anche su quelli di casa nostra. Spulciando l'ultimo report sul Barbaresco di Antonio Galloni (Vinous) - 2018 & 2019 Barbaresco Take Center Stage - abbiamo accolto con grandissimo piacere le parole dedicate a un'azienda a noi molto cara, Cascina Baricchi.

Le abbiamo tradotte per semplificare la lettura ed avere info in realtà poco note su Natale Simonetta, la sua cantina e un vino che, nello specifico, ha fatto un po' sobbalzare Galloni. La scheda di Cascina Baricchi e i nientemeno che 96/100 al Barbaresco Riserva Rose delle Casasse 2015 meritano davvero attenzione.

"Alcuni anni fa, il mio caro amico e mentore Il Professore (Rino Fontana, grande collezionista di vini di Langa, ndr) mi parlò di una tenuta a Barbaresco che avrei dovuto visitare. L'ho fatto e lì ho conosciuto Natale Simonetta, un ex atleta professionista che si è dedicato all'enologia dopo che gli infortuni lo hanno costretto al ritiro dall'attività sportiva. Cascina Baricchi si trova a Neviglie, che in realtà è nota come terra di Moscato. Sebbene l'azienda sia al di fuori della denominazione Barbaresco, i vigneti si trovano a Neive e Treiso. Forse questo insieme unico di circostanze spiega perché Cascina Baricchi siamo ancora rimasta under the radar.

Natale Simonetta ha trascorso la prima parte della sua nuova carriera lavorando al fianco di Bruno Giacosa. Da quello che sono stato in grado di capire da diverse fonti attendibili, Simonetta vendeva sia uva che vino sfuso a Giacosa, compresa la parcella che Giacosa ha imbottigliato come Barbaresco Etichetta Rossa senza nome del vigneto nel 1990. Oggi Simonetta e sua moglie Francesca producono una vasta gamma di vini. Come ho scritto qui in precedenza, alcuni di questi sembrano una distrazione ma non c'è dubbio che i vini principali possano essere superbi. I fiori all'occhiello sono i Barbaresco. Il suo Barbaresco Riserva Rose delle Casasse è composto al 100% da un clone di Rosé, oggi raramente vinificato da solo in Piemonte. Rose delle Casasse è l'unico Barbaresco prodotto con il clone Rosé in purezza che io conosca. La Riserva Quindicianni, blend di Casasse e di un'altra vigna a Treiso, è un'ottima scelta per i lettori che amano i vini con un po' di invecchiamento in bottiglia. Entrambi i Barbaresco maturano in botti non grandissime da 500-600 litri e hanno il tannino legnoso di quelle botti. Immagino che l'invecchiamento in botti più grandi potrebbe essere ancora più adatto, poiché lo stile punta più sulla trasparenza che sulla potenza. In ogni caso, queste nuove versioni sono altamente raccomandate".

"Il Barbaresco Riserva Rose delle Casasse 2015 è uno dei vini più distintivi di tutto il Piemonte. Proviene da un minuscolo appezzamento a Neive impiantato per la prima volta nel 1913 con il clone rosé di Nebbiolo noto per la sua intensità aromatica, che oggi si vede raramente.

Profondamente luminoso e profumato, il 2015 offre un mélange esotico di ciliegia rossa dolce, arancia rossa, menta, spezie, petali di rosa e kirsch. Ci sono contemporaneamente una profondità incredibile e una sostanza molto avvolgente. Il 2015 ha trascorso quattro anni in legno, una combinazione di botti piccole e botti di media grandezza. Mi chiedo che sapore avrebbe questo vino se fosse invecchiato in rovere più neutro, perché qui c'è un po' di tannino di quercia. Anche così, il 2015 è un vino squisito e un Barbaresco di vero carattere."

 

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