Les Caves de Pyrene Italia: ecco tutto lo staff con Biografie e foto

Les Caves de Pyrene Italia: ecco tutto lo staff con Biografie e foto

Avete presente quei siti internet in cui alla sezione Chi Siamo invece di trovare persone in carne ed ossa, gente reale, si finisce per incappare in lunghissimi sermoni sui massimi sistemi che dicono tutto e niente? Ecco, quello per noi è il Male Assoluto e abbiamo deciso di metterci la faccia perché siamo orgogliosi del Dream Team di lavoro che si è andato strutturando negli anni.

Les Caves de Pyrene Italia. Chi siamo? Eccoci, uno per uno!

Claudio Bronzi, classe ’79, ultimo ingresso in squadra con ruolo di spessore. Ex sommelier stellato al Tino di Ostia, ex calciatore professionista nella Serie A di calcio a 5 (nonché il più giovane esordiente in nazionale!), la sua è una storia intrisa di romanità, lavoro duro e caso. A 20 anni per arrotondare entra in un ristorante storico del quartiere Parioli a Roma, il Duke’s degli chef Lele Usai e Adriano Baldassare, due che avrebbero fatto strada. Si appassiona, prende il diploma da sommelier con Ais Roma, diventa responsabile di sala ma solo a fine maggio 2006 aprirà il Tino ad Ostia proprio con Lele Usai. Nel 2015 arriva la Stella Michelin e sarà un successo! Nel 2016, dopo il trasferimento del ristorante a Fiumicino, lascia il Tino in cerca di nuove esperienze e chi incontra? Un ragazzo contro cui aveva giocato la prima partita nelle giovanili di calcetto. Lo stesso ragazzo che andava al mare a due stabilimenti di distanza dal suo, a Tor San Lorenzo sul litorale romano: Christian Bucci.
Il suo ristorante preferito: il Tordomatto di Adriano Baldassarre. I suoi vini preferiti? Il Cesanese di Olevano Romano di Damiano Ciolli, che è casa. Poi il Pinot nero di Ganevat, perché bevuto con un grande amico in una giornata molto particolare, e poi “il Pouilly Fumè di Puzelat Bonhomme – bevuto al Tino da Sergio Lovrinovich (direttore della Michelin) – perché legato ad altro bel momento della mia vita: la Stella Michelin”.

Silvia Peira arriva in Caves a maggio 2016 su indicazione di una cara amica (Cristina, vedi sotto) incontrata alla posta mentre pagava una multa. Responsabile acquisti Italia con un passato da pallavolista, ama il mare, i concerti rock e i ragazzi biondi con gli occhi azzurri. Il futuro marito, Alberto, è moro con gli occhi verdi. Va pazza per il Cerasuolo di Cirelli e per il Pietranera di De Bartoli mentre sul cibo diciamo che è molto “selettiva”. E’ uscita indenne dal primo Vinitaly della sua vita e non vede l’ora che arrivi il prossimo. Segni particolari: sorride sempre.

Annalisa Marchisio, da sei mesi in Caves, gestisce gli ordini dei clienti. Gioca a tennis a livello agonistico (4 volte a settimana, serie D) e adora viaggiare: Messico, Cuba e Irlanda le sono rimaste nel cuore ma ha già nel mirino le destinazioni future: Australia, Giappone e Madagascar. Adora la buona tavola e vorrebbe far sapere a Christian Bucci che non è mai stata a Piazza Duomo da Enrico Crippa (che si trova a 800 metri dagli uffici Caves). Ristoranti del cuore: Camia a Barolo, Bovio a La Morra, Combal.Zero da Scabin e Gemma a Roddino. Appassionata lettrice, consuma in special modo libri di psicologia. Adora i vini di Marco De Bartoli.

Sara Grimaldi è in Caves dal 2013 quindi va annoverata tra i veterani. Ha ricoperto praticamente tutti i ruoli, in passato gestiva gli ordini dei clienti, poi il controllo crediti e oggi si occupa della contabilità. Laureata in cinese (ormai un po’ dimenticato) e spagnolo, ha vissuto sei mesi in Cina tra Pechino – che è la Cina profonda – e Shanghai – versione iper-occidentalizzata che vi inviterà a pronunciare correttamente. Il suo ristorante del cuore è la mitica Coccinella a Serravalle Langhe. Ha due figli piccini, un maschio e una femmina, e adora andare a cavallo e leggere romanzi, specie la sera prima di andare a dormire. Per le ferie 2017 vorrebbe andare in Sardegna ma teme saranno dirottate sull’Isola d’Elba. Predilige vini bianchi, pesce e mare. Immagina un futuro a trazione cinese perché ha visto coi suoi occhi cose che noi umani…

Annamaria Delmonte è la classica persona che non immagineresti mai di trovare negli uffici di una azienda che importa e distribuisce vini. Laureata in Conservazione dei beni culturali, ha lavorato per dieci anni come archeologa, Dottorato con 110 e lode al Politecnico di Torino, nel 2007 quando l’edilizia è iniziata a crollare lavorava in Irlanda per una ditta scozzese addetta alla costruzione dell’autostrada tra Waterford e Dublino. Ha poi vinto una borsa di studio in progetti culturali per lo sviluppo economico all’ONU (International Labour Organization) e anche lavorato come ricercatrice presso la Compagnia di San Paolo. Alla fine è stata salvata dall’alcol, grazie soprattutto alla cognata di Ezio Cerruti, sua collega a Torino. Nel settembre 2013 si trasferisce ad Alba per amore e deve affrontare tre colloqui nell’arco di un anno e mezzo perché Christian Bucci proprio non si capacitava del perché una dal curriculum così volesse lavorare in Caves. Oggi si occupa degli acquisti esteri e di export per Les Caves UK. Ha una passione per le bollicine, Arcari + Danesi e Val Frison su tutti.
Il suo sogno è farsi portare a Piazza Duomo da Bucci insieme ad Annalisa (“Silvia però la lasciamo alla Piola perché quella non mangia un ca**o”). In ufficio si diverte come una pazza. Soprannominata: Signorina Rottermeier.

Hannah Klimek è pilastro e Padre Fondatore di Les Caves Italia. Il cognome polacco tradisce una genealogia articolata: mamma metà inglese e metà francese, papà metà inglese e metà polacco. Hannah nasce a Chertsey in Inghilterra (South West London) e studia Lingue a Gilford dove c’è Les Caves UK. Vi entra nel 2003, si occupa di ordini e office manager e lì nel 2005 incontra l’uomo che cambierà la sua vita, un “giovane” e aitante wine buyer per l’Italia che si chiama Christian Bucci. Galeotta fu una prenotazione alla prestigiosa Locanda Locatelli, dove il brillante agente italiano desideroso di fare colpo riesce a trovare un tavolo per Hannah e sua mamma aggirando la lunga lista d’attesa. Da cosa nasce cosa e i due colleghi iniziano a frequentarsi e Hannah torna sui suoi passi rispetto a quando pensò “mai più un boyfriend italiano!”. Viene corteggiata a suon di ristoranti italiani e alla fine cede. Vivono insieme qualche mese a Battersea poi lui le chiede di accompagnarlo nelle Langhe (siamo nel 2007) dove si stava trasferendo come sommelier alla Locanda del Pilone (in Alba). Lei si mette alla prova come receptionist pur non parlando italiano ma solo francese e inglese. Il resto è storia: nasce Les Caves Italia e poco dopo anche la famiglia Bucci. Hannah è il jolly e ha praticamente ricoperto tutti i ruoli. Ama stare all’aria aperta.

Cristina Greci è un altro pilastro fondante di Les Caves Italia. Presente dal primo giorno insieme a Christian e Hannah, ha ricoperto tutti i ruoli in campo, dagli ordini all’amministrazione. Gran viaggiatrice anche lei, balla latino-americano, è molto disponibile e piace a tutti. Giocava a pallavolo con Silvia ed è stata lei a proporla, fa tanto sport, nuota e le riconoscono tutti un gran talento nel gestire benissimo la pressione: è naturalmente calma e non sbrocca mai.
In un certo senso, ha contribuito a definire uno stile Caves: alta, atletica, figa, bionda dentro e gran bevitrice. E’ da pochissimo diventata mamma di Bianca e in questo momento tutte le sue energie sono dedicate a lei: auguri!

Paolo Pallozzi, classe 1975, è in Caves come agente dagli albori e dopo due anni diventa il responsabile commerciale del Centro-Sud. Fa la spola tra Introdacqua (L’Aquila) e Bologna, dove lavora sua moglie, ma sostanzialmente vive in macchina. Figlio d’arte, assorbe la passione per il vino da nonno e zio ristoratori. Extra da cameriere, i primi Vinitaly e poi la formazione presso Ais Roma durante gli studi universitari. Degustatore ufficiale, specializzato sui distillati, ammette candidamente: “ho tirato fuori tutti i soldi possibili immaginabili per saperne di più” (già nel 2002/2003 sperimenta una carta dei distillati al ristorante dello zio). Nel 2004, insieme a degli amici, inizia un progetto di distribuzione vini da cui in seguito uscirà per seguire la sua vocazione. Alla fiera di Fornovo, qualche anno dopo, assaggia vini che gli piacciono da pazzi (Boulard, Trinchero…) e tutti hanno un denominatore comune: sono distribuiti da Caves de Pyrene. Attraverso Giulio Armani si procura il numero di Christian Bucci, i due si sentono e questa fu l’accoglienza: “saresti il rappresentante più a sud che abbiamo”.
Vini del cuore: Derain, Ganevat e il Verdicchio di Ca’Liptra. Produttori con cui ha un feeling particolare: Natale di Cascina Baricchi, Giovanni Scarfone e Pierpaolo Messina (Marabino).
Ama il rock (Guns N’Roses, AC/DC), suona la chitarra elettrica e faceva arrampicata. Ora gioca a tennis e cavalca la sua Triumph Tiger prima di spiaggiarsi in poltrona e tifare Valentino Rossi. E intanto nel solo Abruzzo gli agenti sono diventati quattro.

Giada Talpo, torinese di madre calabrese e papà veneto, è la responsabile commerciale del Nord Italia. Malata di caffè, arriva in Caves nel 2013 dopo una laurea in Scienze dell’educazione, una Specialistica in Comunicazione per istituzioni e imprese e quasi 8 anni di lavoro in Slow Food. Inizia a giocare in cucina fin da piccola facendo esperimenti ai limiti della legge col fratellino mentre il nonno le raffreddava la minestra con un vino rosso homemade bello acetoso. Galeotto fu il Salone del Gusto nel 2006 e ancor più, tanti anni dopo, un bel giro a Villa Favorita scortata dal prode Alberto Farinasso. Accantonata la partecipazione nell’organizzazione dei Giochi Olimpici di Torino e l’Ufficio Internazionale di Slow, la novella sommelier inizia a girare per fiere e cantine e molti di quelli con cui parla le fanno un nome: Les Caves de Pyrene. Dopo uno stalkeraggio insistente nei confronti di Christian Bucci, raccoglie al volo una richiesta d sostituzione per maternità e invia il suo curriculum con tanto di lettera strappalacrime allegata. Sente di dover fare il salto: lascia Slow, carica per 10 mesi gli ordini di Caves e poi Paolo Pallozzi e Giovanni Arcari battezzano la sua prima uscita “commerciale” in Abruzzo.
Ama il Pinot d’Aunis di Puzelat, i bianchi macerati di Matassa e il Palmento di Anna Martens. Non ama granché le bollicine.
Altra grande passione: la musica. O meglio: ha avuto tutti fidanzati musicisti ma con gusti completamente diversi. Assidua frequentatrice di mostre, legge tanto ma non ne capisce nulla. Ha fatto danza per una vita (a 6 anni danza classica, a 13-14 danza moderna, a 20 anni hip hop) ma adesso soffre ripensando agli anni d’oro di quest’amore abbandonato. Viaggia tantissimo. Tre posti in cui andare prima di morire: Giappone, Indonesia, Etiopia. Da evitare: Singapore.

Condividi