Per Vinous di Antonio Galloni abbiamo la miglior cantina e il miglior vino del Lazio

Per Vinous di Antonio Galloni abbiamo la miglior cantina e il miglior vino del Lazio

Il recente articolo di Ian D’Agata sulla rivista online Vinous guidata da Antonio Galloni ci ha strappato un sorriso, anzi più di uno, perché The Wines of Lazio: There’s Potential Gold in Those Hills esplora una regione mai troppo battuta dagli appasionati – il Lazio, appunto – ma soprattutto spende parole meravigliose per una cantina del nostro catalogo che, evidentemente, le merita tutte.

Intendiamoci. Ian D’Agata è trutto tranne l’ultimo dei pivelli anzi – specie negli ultimi anni – complici la sua conoscenza e una padronanza della lingua inglese da perfetto bilingue, si è affermato come uno dei wine critics italiani più affermati nel mondo, grazie a collaborazioni con riviste come Decanter, oggi Vinous, ma anche libri come Native Wine Grapes of Italy, pubblicato con University of California Press. Chiarito lo spessore dell’autore, il significato di alcune frasi assume un peso decisamente significativo.

This is not just Lazio’s best winery but one of the most interesting and exciting in all of Italy“, che sta a dire: questa non è solo la miglior cantina del Lazio ma una delle più interessanti di tutta Italia, con l’aggiunta di “one of Italy’s least well known jewels”, uno dei gioielli meno conosciuti d’Italia.

Ma di chi altri si può parlare se non di Damiano Ciolli? Oggi affiancato dalla storica compagna Letizia Rocchi, enologa e ricercatrice con svariate esperienze di studio e ricerca in tutto il mondo, Damiano sta sfornando oggi come non mai vini a base cesanese d’Affile di altissimo prestigio. Ne parlammo non troppo tempo fa, di ritorno dal Vinitaly, con parole che seguono esattamente questa scia: “Il talento di Damiano Ciolli per il Cesanese di Olevano Romano: Silene 2015 parla chiaro“.

Se il Silene 2015 arriva a meritare ben 92/100, è per il Cirsium 2013 che D’Agata è andato realmente in visibilio, col rating più alto di tutta la ricognizione laziale (94/100) e con

“Vivid red-ruby. Refined, pure red cherry, raspberry, soy sauce, oriental spices, and aromatic flowers on the knockout nose. Then dense, suave and vibrant, with firm but extremely refined tannins providing backbone to the sweetly spicy, aromatic red fruit flavors. Multilayered and suave, with harmonious acidity adding noteworthy clarity and cut on the long, ripe finish. Outstanding red made from a small three hectare plot of 80-100 year old Cesanese d’Affile and Comune vines that give very ripe, almost air-dried small grapes packed with flavor.”

E la conclusione non lascia spazio a dubbi. “This is, by far, Lazio’s best red wine in almost every vintage. (13.5% alcohol)“: questo è, di gran lunga, il miglior vino rosso del Lazio in praticamente tutte le annate.

[Foto: Agnes Futa wine store]

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