«Laurent è un poeta dell’acquavite»
(Michel Bras, chef)
Basterebbe questa frase per fotografare la considerazione di cui gode in Francia Laurent Cazottes. Né più né meno pari a quella di Capovilla in Italia.
Specie quando certe parole vengono da Michel Bras, genio indiscusso dell'alta cucina francese, tre stelle storico nel suo ristorante a Laguiole, inventore del tortino al cioccolato dal cuore caldo e precursore della cucina vegetale.
Non è un caso che i distillati di Cazottes siano una presenza fissa in molti bi e tristellati di Francia. Prodotti di qualità sublime, per i quali non è immeritato scomodare tutti i superlativi possibili. Di Laurent Cazottes, il suo amico enologo Bernard Plageoles dice che “cadde nell'alambicco, come Obélix cadde nella pentola”.
Guidata dalla fine degli anni Cinquanta sulle strade del Tarn dal padre Jean Cazottes, che alla sua attività di agricoltore ha affiancato quella di distillatore ambulante, la “macchina per concentrare gli aromi” è sistemata in una rimessa dell'azienda agricola, sempre pronta ad accogliere le fermentazioni di un figlio divenuto produttore di eccezionali acquaviti e liquori.
E pensare che prodotti di tale eccezionale purezza siano frutto di questo caos creativo ha qualcosa di meraviglioso. |