Finalmente 2 Etna firmati Marco De Bartoli. Nome in codice: DBE, De Bartoli Etna

Finalmente 2 Etna firmati Marco De Bartoli. Nome in codice: DBE, De Bartoli Etna

 

Che il Monte Etna sia la terra promessa del vino di Sicilia è chiaro a tutti. Specialmente ora che stanno arrivando i pezzi da novanta.

 

Un nome su tutti? Marco De Bartoli.

 

Nel caso vi fosse sfuggito, questo è il momento per rimediare perché la storia è recente.

 

Dall’estremità più occidentale della Sicilia, Marsala, passando per l’isola a metà tra il continente africano e quello europeo, Pantelleria, la famiglia De Bartoli è approdata sul vulcano più alto d’Europal’Etna.

 

In contrada Rampante, nel comune di Castiglione di Sicilia e più precisamente tra le frazioni Solicchiata e Passopisciaro, sul versante nord del vulcano, prende infatti vita DBE: De Bartoli Etna così come Deep Bottom Earth (Fondo Profondo della Terra).

 

 

 

 I 2,30 ettari di vigna sono situati ad un’altitudine che varia da 743 a 769 metri sul livello del mare. Poco più di un ettaro è dedicato alla coltivazione di Nerello Mascalese, autentico re del versante Nord (caratterizzato da clima più umido e suoli vulcanici antichi). 

 

Difficile non sposare l'entusiasmo per il progetto espresso da Renato De Bartoli: “Per me un grande stimolo, sto scoprendo un’area davvero vocata, un ecosistema che abbraccia anche la gastronomia. Il territorio è curato, da Linguaglossa fino a Randazzo la statale 120 è una delle strade del vino più belle al mondo. C’è una socialità che ruota attorno all’agricoltura. C’è una società contadina ancora viva e dinamica. L’Etna è forse l’unico posto al mondo dove la manodopera è ancora locale. La mia azienda è un microcosmo completo di Etna: ci sono i piccoli terrazzamenti, che qui chiamano rasule, le torrette con le pietre di risulta, il palmento, la vecchia cantina, l’uliveto da cui farò l’olio extravergine e poi il vigneto censito nel 1940. L’unica mia forza è il passato”.

 

La combo De Bartoli + Etna ha qualcosa di speciale e questo è il momento giusto per scoprirla.

 

Partendo da un Rosato perché questo inizio di febbraio ha portato con sé in tutta Italia condizioni meteo da metà maggio, con un sole splendido un po' ovunque in Italia, anche in alta quota.

 

Niente di meglio per stappare l'Etna Rosato 2021 DBE, che ha un colore favoloso e profuma nitidamente di fragole in gelatina e ciliegie in confettura. 12,5% di alcol e un succo morbido, accogliente, che restituisce il frutto di viti esposte a Sud che affondano le radici su sabbie vulcaniche a 750 metri di altitudine. Macerazione di 48 ore a temperatura controllata e vinificazione solo in acciaio (con affinamento di 6 mesi) fanno di questa etichetta la porta d'accesso perfetta per scoprire i tesori dell'Etna.

 

 

Una proposta molto interessante che fa il paio con un'altra etichetta che è davvero impossibile non considerare: l'Etna Rosso 2021 De Bartoli Etna

 

 

 

 

 

Veste grafica che si smarca completamente dalla classica livrea De Bartoli ma che è assolutamente identica nel succo e nella gestione, in mano a Renato, Giuseppina e Sebastiano De Bartoli.

 

Proprio un bel rosso dell'Etna, da viti di 20 anni a 750 metri di altitudine, vinificato in acciaio inox con rimontaggi e macerazione di 10 giorni a temperatura controllata, con successivi 9 mesi in inox e altri 9 di permanenza in bottiglia. 

 


Insomma...


 

 

Grande occasione da cogliere al volo: i due vini sono proposti con condizioni speciali per un tuffo nell'Etna che vale il prezzo del biglietto.

 

Per informazioni o altro, sentite l'agente di riferimento o scrivete ad info@lescaves.it.

 

 

 

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