Pride – In the name of Loira: L’Insolite e Attention Chenin Méchant 2015 a confronto

Pride – In the name of Loira: L’Insolite e Attention Chenin Méchant 2015 a confronto

Se c’è un vino che ha segnato la storia di Les Caves de Pyrene in Italia quello è L’Insolite del Domaine de Roches Neuves. Punto di unione di una passione (nostra) che intreccia Loira, chenin blanc, chiarezza espressiva e viticoltura consapevole, ancora ricordiamo con affetto i primi anni di attività in cui più e più addetti ai lavori, di fronte a questo chenin sommo, chinavano il capo increduli realizzando che lavorare in maniera poco invasiva con legni vecchi potesse portare a un simile modello di raffinatezza.

L’Insolite 2015 di Thierry Germain (12,5%) è figlio di un’annata travagliata e restituisce nel bicchiere una freddezza quasi chablisienne. Cristallino e limpido, profuma di clorofilla, felce, gesso e pesca bianca. Meno espansivo ed aromatico di altre annate, può spiazzare. In bocca, come al solito, è di una acidità sconvolgente che si infiltra in ogni angolo, quasi a grattare il palato. Il corpo è snello, i rimandi limpidi, il finale citrino, severo ma compiuto. Vino preciso e dritto, eminentemente verticale.
Una certezza, per noi un vero motivo di orgoglio, quasi da lacrimuccia.

Attention Chenin Méchant 2015 di Nicolas Reau (11,5%) è l’altro lato dello chenin: dal colore lievemente più carico rispetto a L’Insolite, è agrumatissimo e profuma anche di ferro e iodio. La bocca ha spessore, è inizialmente cremosa prima di svelare quel lato teso, quasi tannico e abrasivo. Il corpo del vino, fiero di un corpo medio che è snello eppur disteso, contiene a malapena una violenza acida che esce mitigata ricordando il mare. Da un terreno ricco di silex e fossili, matura in barrique di secondo e terzo passaggio dove fa fermentazione alcolica e malolattica. Per noi, una bottiglia sensazionale.

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