Nella storia di Carlo Venturini e sua moglie Alessandra c’è qualcosa di contagioso che riconcilia col mondo, vestendo addosso un senso di pace e soddisfazione. Monte Dall’Ora è proprio questo, un progetto di vita che è famiglia, cantina, matrimonio nel senso più ampio del termine. Giova rivedere saltuariamente il video di Mauro Fermariello su WineStories perché cristallizza alla perfezione l’anima di una realtà che portiamo nel cuore.
“La felicità per me deve essere sempre condivisa”, afferma Carlo all’inizio del filmato ed è un po’ quello il filo conduttore di una storia in cui passione, entusiasmo e senso della sfida procedono passo passo, tenendosi a braccetto. Guardatelo perché ne vale proprio la pena.
Siamo sulla collina di Castelrotto, nel cuore di una Valpolicella che – soprattutto negli ultimi anni – sta riscuotendo un successo commerciale decisamente rilevante. Zona a dire il vero non troppo nelle corde degli appassionati di vino perché spesso caratterizzata da vini grossi e grassi, maturi e caldi, avvolgenti e opulenti per ammaliare anche i palati meno smaliziati.
Proprio per questo la batteria di Monte Dall’Ora – tutti i vini, dal Saseti d’ingresso, un delizioso Valpolicella Classico che gira solitamente sui 12 gradi di alcol, all’imponente Stropa, Amarone Classico di nome e di fatto, ricco ma non greve, denso di polpa ma articolata alla perfezione – riscuote sempre un successo eccezionale ai banchi d’assaggio, dove ogni bevitore non può che rimanere spiazzato e felicemente colpito da un tocco lieve, mirato, ragionato, che caratterizza tutta la produzione senza distinguere figli e figliocci.
Se avete quindi sempre guardato con perplessità la Valpolicella del vino, cominciate da Monte Dall’Ora e la prospettiva muterà radicalmente. E se proprio volete un consiglio, al ristorante ordinate Camporenzo, il Valpolicella Classico Superiore, ogni qual volta sia presente in carta. Non vi deluderà mai.
[Foto dover e video: Mauro Fermariello – WineStories]