Ci si può innamorare di una scheda tecnica? (Piandorino 2021)

Ci si può innamorare di una scheda tecnica? (Piandorino 2021)

 

Quando mai una scheda tecnica risulta emozionante?

Raro, rarissimo. 

Nella stragrande maggiornaza dei casi è solo una lista di dati "freddi": vigna, suoli, metodo di allevamento, esposizione, tempismo di raccolta e vinificazione, operazioni di cantina, materiali di affinamento e quant'altro.

 

Ci sta che sia così.

 

Poi ci sono le eccezioni.

 

E in questo Pian dell'Orino è un caso emblematico. Non unico ma poco ci manca. 

Basta conoscere Jan Erbach, tedesco, agronomo ed enologo che a Pian dell'Orino arrivò a fine anni Novanta trovando lavoro e amore insieme a Caroline Pobitzer.

 

Metodico, maniacale, meticoloso fino all'inverosimile, chirurgico nelle operazioni e nell'attenzione ai dettagli, Jan è l'esatta antitesi del vinificatore a braccia conserte ma anche lontanissimo dalla figura dell'enologo interventista protocollare

 

Osservare, studiare, conoscere tutto, approfondire ogni aspetto, entrare in simbiosi con qualsiasi reazione causa-effetto che ha a che fare con vigna e cantina.

 

C'è qualcosa di intimamente affascinante in questa fusione tra il produttore di vino e la sua "creazione": che parte da un "semplice" frutto per diventare materia liquida con decenni di permanenza in bottiglia.

 

Chi non sottoscriverebbe quello che per Pian dell'Orino è un credo?

 

In una viticoltura sana ed equilibrata la terra ci parla, ci chiede e ci racconta, basta saperla ascoltare o meglio, leggere; il vino si fa a questo modo, devi conoscere il tuo terreno, le tue vigne, l’ambiente in cui crescono e qui devi sapere dove e come poter e non poter mettere le mani; il resto, la cantina, c’entra tanto o poco a seconda di che uva ci porti dentro, il tempo poi ti dirà dove puoi arrivare con i tuoi vini, a te basta saggiarli e decidere”.

 

 

Le schede tecniche, dicevamo.

 

Che c'entrano in tutto questo? 
Presto detto: per capirlo basta prendere in mano quella di Piandorino 2021, ultima annata d'ingresso di quello che per Caroline e Jan è il vino "d'ingresso" e che per il 99,99% delle cantine mondiali potrebbe essere il vino di punta.

 

 

Premessa necessaria: Pian dell'Orino si trova a Montalcino, località omonima, a fianco della Tenuta Il Greppo posseduta storicamente dalla famiglia Biondi-Santi.

 

Non proprio i confini dell'impero.

 

Qui nasce Piandorino 2021, con questo mix di elementi naturali, umani e socio-culturali che profilano un vino spettacolare.

 

Del quale è possibile omettere i caratteri organolettici concentrando tutta l'attenzione sulla genesi tecnica. Di solito non è così interessante approfondire i dettagli ma...

 

Pronti all'immersione??

 

In ordine:

- Vendemmia
- Vitigno
- Clima
- Terreno
- Vigneti

 

 

Fino a qui non siamo ancora entrati in cantina ma dire che Jan e Caroline conoscano bene quel che succede in campagna e come muoversi potrebbe essere abbondantemente riduttivo.

 

In Piandorino confluiscono le vigne aziendali giovani, cioè quelle tra 9 e 23 anni per intendersi. Addirittura!

 

Poi arriva il winemaking.

 

 

Il selettore ottico di cui si parla è fumo negli occhi per qualcuno e Nirvana dei sensi enologici per qualcun altro.

 

Utilizzo della tecnologia più avanguardistica a un processo che nelle versioni più romantiche prevede un tavolo di cernita o table de tri e tantissimi occhi collegati a mani abili che selezionano l'uva raccolta scartando quella inadatta alla vinificazione.

 

Applicazione poetica della scienza o totale assenza di lirismo... a ciascuno il suo. 

 

 

 

Non sia mai poi che manchino i dati analitici, per qualche produttore un must, un modo per dire: "Non ho assolutamente nulla da nascondere, questo è il mio vino e mi rispecchia in pieno".

 

 

 

Vogliamo poi mica farci mancare lista degli ingredienti, valori nutrizionali e chi più ne ha più ne metta?

 

 

 

Solo uva e solfiti, livelli di SO2 oscenamente bassi, nessuna imperfezione e tantissima attenzione a tutto.

 

Insomma, si può non averlo mai visto, degustato, bevuto...

 

 

Ma si può non avere una voglia pazza di Piandorino 2021 dopo aver saputo tutto questo?

 

 

 

 

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