Sostanza.
Equilibrio.
Costanza.
Chi conosce bene le etichette di Ferlat non ha dubbi.
Il fil rouge della linea aziendale è racchiuso in tre parole: una gamma solida e incisiva, che si presenta anche "bella" e che è andata ad impreziosire il catalogo Caves nel capitolo delle novità.
Circa 7 ettari vitati per 45.000 bottiglie di media, 85% bianchi e 15% rossi (a base Cabernet Franc).
Siamo a Cormons, provincia di Gorizia, dove a fare la voce grossa è la ponca, conformazione rocciosa di marna e arenaria che produce vini dal carattere spiccatamente minerale.
Un pilastro aziendale è la conduzione biologica certificata dei vigneti inerbiti: banditi i trattamenti con prodotti chimici di sintesi, solo rame e zolfo per il controllo delle malattie della vite e fertilizzanti di origine organica ed animale per ottenere la massima qualità dell’uva. |

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L'azienda nasce nel 1950 ma è dal 2017 che Moreno Ferlat e Federica Tabacchi, amici e soci, la portano avanti in proprio a tempo pieno. Amministrazione e commerciale lei, vigna e cantina lui: tandem perfetto.
10 vini e un gin molto figo sono entrati in listino ma abbiamo chiesto a Morendo e Federica tre etichette da cui iniziare, una sorta di biglietto da visita.
La risposta è stata immediata e diretta.
1) Il Friulano 2022 è molto rappresentativo.
Paglierino intenso con leggeri riflessi verdi, ha profumi netti e floreali, tra gelsomino e osmanto odoroso, con una nota tipica di frutta che ricorda la mandorla amara ma nel quale si perdono infiniti sentori di fiori secchi e fiori di campo. Il sorso ha una bella vena minerale, è rotondo, ampio, vellutato e piacevole da bere con un rapporto bilanciatissimo tra acidità e suadenza. Da uve raccolte nella seconda metà di Settembre, macerazione di due giorni poi pressatura soffice, malolattica svolta e permanenza in cemento fino all'imbottigliamento nel Maggio successivo alla vendemmia. Un vino veramente friulano nell'animo. (Non a caso Vino Slow su Slow Wine 2025). |
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2) Tra le selezioni, impossibile non parlare di Grame 2023, vino a cui Moreno è particolarmente affezionato: una Malvasia 100% dal bouquet floreale, complesso e vasto, con note di frutta matura e agrumi che poi virano su pepe bianco e noce moscata. In etichetta la gramigna, molto presente nel vigneto e che nonostante la sua presenza produce frutta di grandissima qualità.
Uve raccolte a fine Settembre, macerazione di 30 giorni in cemento poi barrique e tonneaux per completare la fermentazione e maturare per circa 11 mesi con il rimescolamento delle fecce fini. Assemblaggio finale dei diversi contenitori e imbottigliamento nel Dicembre dell'anno successivo alla vendemmia. Complesso, sontuoso e persistente, ci ha stupiti. |
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